Il volume raccoglie l'eco delle lamentazioni che da tempo si riversano sull'omelia, comprese quelle ai pi alti livelli, ma intende collocarsi su un piano pratico e realistico. L'autore un semplice fedele che ha ascoltato migliaia di prediche in grandi cattedrali, in chiese cittadine, in piccole pievi di campagna e ha messo a frutto la sua esperienza di "ascoltatore" e di studioso dei problemi della comunicazione. La riflessione si suddivide in tre parti. La prima individua le "piaghe" della predicazione e cerca di comprenderne le cause; la seconda dedicata ai testi ufficiali della Chiesa e si propone di delineare l'identit dell'omelia e la sua funzione; la terza, infine, si interroga sulla possibilit di predicare meglio, richiamandosi ai suggerimenti del public speaking e, pi in generale, agli studi sulla comunicazione. Vengono posti in evidenza i pericoli dell'improvvisazione e della mancata costruzione del discorso, si denuncia una diffusa presunzione comunicativa e si individuano gli elementi indispensabili per la formulazione di una proposta omiletica concreta che aiuti la riflessione sul valore della liturgia. |