| Biografia Blandine Rinkel |
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Blandine Rinkel (nata Maëva il 29 marzo 1991 a Rezé, Loira Atlantica) è una giornalista, musicista e scrittrice francese. Dopo essersi trasferita a Parigi nel 2009 e aver conseguito un master in letteratura presso l'EHESS nel 2015, ha pubblicato il suo primo romanzo, L'Abandon des prétentions (2017), ispirato alla figura di sua madre. Il suo secondo romanzo, Il nome segreto delle cose (2019), e il terzo, Vers la violence (2022), hanno riscosso grande successo, ottenendo premi e candidature prestigiose. Nel 2023 ha pubblicato saggi e racconti brevi, tra cui Nos ombres.
Parallelamente, scrive per giornali e radio, tra cui Médiapart e France Inter. Musicista e cofondatrice del gruppo "Catastrophe", ha prodotto concerti, album e spettacoli teatrali. Ha collaborato a sceneggiature e performance, distinguendosi anche al Festival di Avignone. Autrice poliedrica, Blandine unisce letteratura, musica e arti performative in progetti innovativi e multidisciplinari.
Blandine è un’autrice che si muove con delicatezza e profondità nel terreno della narrativa autobiografica, trasformando frammenti di vita personale in opere che toccano temi universali. La sua scrittura è nata in adolescenza, inizialmente sotto forma di appunti, per poi consolidarsi in un’abitudine quotidiana: un modo per dare senso al mondo intorno a lei. Dopo due romanzi mai pubblicati, che considerava insoddisfacenti, l’ispirazione per Nessuna pretesa è arrivata quasi per caso, ascoltando un messaggio vocale lasciatole dalla madre, Jeanine. In quel racconto si nascondeva qualcosa di speciale, un frammento di realtà che non riguardava solo la madre, ma riusciva a parlare della classe media francese, del rapporto con lo straniero e del senso di estraneità.
La scelta di mettere al centro del romanzo la figura della madre non è stata priva di sfide. Blandine non ha fatto leggere il manoscritto a Jeanine prima della pubblicazione, temendo che potesse chiedere modifiche che avrebbero alterato la verità che desiderava raccontare. Solo un mese prima dell’uscita, le ha inviato il libro. Dopo giorni di silenzio, ha ricevuto tre brevi messaggi: "commossa", "molto commossa" e, infine, "non sapevo di avere una vita così interessante". Parole che hanno emozionato Blandine e che hanno testimoniato quanto profondamente il libro avesse toccato sua madre, nonostante il pudore che spesso separa le due donne.
Blandine riconosce di aver ereditato dalla madre una curiosità profonda verso gli altri e una predisposizione a osservare dettagli fuori dalla cornice, ciò che spesso sfugge allo sguardo comune. Tuttavia, questa attitudine può mettere a disagio chi si sente osservato o interrogato oltre i propri limiti. Dalla madre, Blandine ha ereditato anche una certa difficoltà nel rapportarsi con il denaro, frutto delle origini operaie di Jeanine e del suo complesso rapporto con la classe media.
Dopo il successo di Nessuna pretesa, Blandine è già al lavoro su un nuovo progetto. Anche questa volta, il confine tra realtà e finzione sarà al centro del suo interesse, seguendo una direzione meno autobiografica ma altrettanto intima. L’autrice si dice affascinata dal dialogo tra reale e immaginario, ispirata da scrittori come Emmanuel Carrère e Maggie Nelson, che sanno trasformare esperienze personali in riflessioni universali. Per ora, il contenuto del nuovo libro rimane un segreto, ma Blandine assicura che il suo intento è sempre quello di mettersi in gioco e continuare a esplorare le infinite sfumature dell’esperienza umana.
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