Biografia Bruno Vasari |
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Bruno Vasari nasce a Trieste, ancora austriaca, il 9 dicembre 1911, da una famiglia medio borghese. Dopo il liceo, dove ha avuto come insegnante lo scrittore Giani Stuparich, si iscrive all’Università di Padova per laurearsi qualche anno più tardi in Giurisprudenza a Torino. Assunto nel 1935 a Trieste all’Eiar si trasferisce per lavoro a Venezia (1936-1938) e poi a Torino dove allora aveva sede la Direzione generale. Nel 1940 incontra e poi sposa Felicina De Giorgio, Nanni. Il 1° giugno 1943 viene licenziato dalla direzione fascista per motivi politici; dopo il licenziamento si trasferisce a Milano e intensifica i suoi rapporti con la Resistenza. Il 6 novembre 1944 nel corso di una missione è arrestato e incarcerato a San Vittore: di lì viene deportato al Lager di Bolzano, e da Bolzano a quello di Mauthausen, numero di matricola 114119, dove viene liberato il 5 maggio 1945.
Sulla sua esperienza scrive, già nel 1945, Mauthausen bivacco della morte, il primo libro di testimonianza sulla deportazione pubblicato in Italia.
Riassunto alla Rai nello stesso anno si occupa dei rapporti con il Ministero della finanza e altri dicasteri fino alla nomina a direttore centrale amministrativo dell’azienda. Nel 1970 è promosso vice-direttore generale e nel 1977 avviene il pensionamento per raggiunti limiti d’età.
Dalla fine degli anni cinquanta lavora per tenere viva la memoria della Resistenza e della Deportazione e dopo il pensionamento intensifica gli impegni: dal 1974 e per venti anni dirige la rivista Lettera ai Compagni della Federazione italiana associazioni partigiane (Fiap) e dal 1991 riveste la carica di presidente in seno all’Associazione nazionale ex deportati politici nei campi di concentramento nazisti (Aned). In questo ruolo, con la collaborazione della Regione Piemonte e dell’Università di Torino, promuove una vasta attività culturale volta a preservare la memoria della Deportazione e della Resistenza.
Rimasto vedovo nel 1958, nel 1963 si risposa con Maria Valentina Appiotti, dirigente Ilte del gruppo Iri, scomparsa nel 1996. Dopo la sua morte Vasari comincia a scrivere poesie, strumenti di una nuova stagione di testimonianza che si concluderà con la sua morte, avvenuta a Torino il 20 luglio del 2007.
Note:Tutti gli scritti e la biblioteca di Bruno Vasari sono depositati presso la biblioteca dell'Istituto piemontese per la storia della Resistenza.
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