Biografia Gina Lagorio |
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Gina Lagorio era nata a Bra, nel cuneese, nel 1922 e nelle sue opere il legame con la sua terra compare sempre chiaramente. Figlia unica, Lagorio si era laureata in letteratura inglese all'Università di Torino. Cominciò a lavorare come insegnante di inglese, mentre collaborava con molti giornali scrivendo soprattutto di letteratura, la sua grande passione. Nella carriera da scrittrice esordì dopo i trent'anni. Nel 1969 pubblicò «Un ciclone chiamato Titti», dedicato a sua figlia. Pochi anni dopo la sua vita venne sconvolta dalla morte del marito Gino Lagorio, protagonista della Resistenza. A lui è dedicata quella che viene considerata una delle sue migliori opere: «Approssimato per difetto» (1971).
Nel 1974 si stabilì a Milano, dove intraprese la carriera politica, battendosi per i diritti delle donne. Si risposò con l'editore Livio Garzanti, la cui casa editrice pubblicò quasi tutti i suoi libri. Nel 1987 fu eletta al Parlamento, dove entrò fra gli Indipendenti di Sinistra. Ha scritto opere di narrativa, di saggistica e di teatro. Tra i suoi titoli «La spiaggia del lupo» (1977), «Fuori scena» (1979), «Tosca dei gatti»(1983), «Golfo del paradiso» (1987), «Tra le mura stellate» (1991), «Il silenzio» (1993), «Il bastardo ovvero gli amori, i travagli e le lacrime di Don Emanuel di Savoia» (1996), «Inventario» (1997), «L'arcadia americana» (1999).
Gina Lagorio è morta a 84 anni il 17 luglio 2005.
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