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Biografia Glendon Swarthout
Glendon Swarthout
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Glendon Fred Swarthout (1918–1992) è stato uno scrittore e romanziere statunitense, autore di sedici romanzi, molti dei quali sono stati adattati per il cinema, tra cui "Where the Boys Are" e "The Shootist", quest’ultimo noto come l’ultimo film interpretato da John Wayne.

Nato a Michigan da una famiglia di origini olandesi e inglesi, Swarthout mostrò fin da giovane una forte propensione per la lingua e la lettura, mentre faticava con la matematica. Alto e molto magro, non eccelleva negli sport, preferendo dedicarsi alla musica e alla lettura. Dopo il diploma nel 1935, si iscrisse all’Università del Michigan, dove si laureò in inglese e si dedicò intensamente alla musica, esibendosi come cantante solista in una band. In quegli anni iniziò anche la relazione con Kathryn Vaughn, che sposò nel 1940. Dopo la laurea, lavorò per breve tempo nel settore pubblicitario.

Determinato a diventare scrittore, Swarthout si imbarcò con la moglie per un viaggio in Sud America, lavorando come corrispondente per una rete di piccoli giornali. La loro permanenza nei Caraibi fu interrotta dallo scoppio della Seconda guerra mondiale, e il rientro negli Stati Uniti fu lungo e difficile a causa dei pericoli dell’Atlantico infestato da sottomarini tedeschi. Non potendo accedere alla scuola ufficiali per il suo peso insufficiente, si impiegò come rivettatore alla fabbrica di bombardieri B-24 di Willow Run. In quel periodo scrisse il suo primo romanzo, "Willow Run", ispirato all’ambiente operaio bellico.

Successivamente riuscì ad arruolarsi come soldato semplice e fu inviato in Italia, dove servì nella Terza Divisione di fanteria. Partecipò alla campagna d’Italia, allo sbarco nel sud della Francia e a varie operazioni belliche, finché un incidente alla schiena non lo costrinse al congedo. Soffrì di dolori cronici per il resto della vita, e solo a cinquant’anni si sottopose a un intervento chirurgico.

Nel dopoguerra tornò all’Università del Michigan per conseguire un master e cominciò la carriera accademica, prima come docente, poi come dottorando in letteratura vittoriana alla Michigan State University. In quegli anni cominciò a pubblicare racconti per riviste prestigiose come "Cosmopolitan" e "The Saturday Evening Post", e il successo arrivò nel 1955 con "They Came to Cordura", ambientato durante la spedizione americana contro Pancho Villa in Messico. Il romanzo fu rapidamente adattato in un film con Gary Cooper e Rita Hayworth, garantendogli un posto stabile nel mondo letterario.

Il suo romanzo successivo, "Where the Boys Are" (1960), raccontava le vacanze di primavera degli studenti americani e ottenne un enorme successo anche al cinema, diventando uno dei maggiori incassi della MGM. Swarthout continuò a insegnare per un periodo, anche all’Arizona State University, prima di ritirarsi per dedicarsi interamente alla scrittura.

Nel corso della sua carriera scrisse romanzi di vario genere: western come "The Shootist" (che ispirò l'ultimo film di John Wayne), satire, romanzi d’avventura, thriller, e persino opere con tematiche ambientaliste, come "Bless the Beasts & Children". La fantascienza fu l’unico genere che non esplorò. Molte sue opere vennero opzionate per il cinema, ma non sempre trasformate in film. Fu più volte candidato a prestigiosi riconoscimenti, tra cui due nomination per il Premio Pulitzer e una per l’O. Henry Prize, oltre a ricevere numerosi premi letterari western, tra cui il Wrangler Award e l’Owen Wister Award alla carriera.

Il suo lavoro rifletteva spesso le esperienze della sua vita, in particolare la Grande Depressione, la guerra e la cultura americana del Midwest e del Southwest. Tra i suoi temi ricorrenti vi era l’impatto delle problematiche degli adulti sui giovani e sulle dinamiche familiari. Fu inserito postumo nella Western Writers Hall of Fame nel 2008. Swarthout, fumatore per tutta la vita, morì di enfisema nella sua casa di Scottsdale, in Arizona, nel 1992.

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