Biografia Otto Julius Bierbaum |
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Otto Julius Bierbaum nacque a Grünberg/Zielona Góra (nella bassa Slesia) il 28 giugno del 1865 e morì a Kötzschenbroda (vicino Dresda) il 1° febbraio del 1910, all'età di 44 anni. Scrittore e poeta tedesco, fu un intellettuale versatile e dotato di spirito polemico che si occupò anche di teatro e giornalismo. Studiò a Lipsia e, oltre che fare il giornalista e il novelliere, fu critico letterario e diresse alcuni importanti periodici culturali di Berlino. Come scrittore si avvicinò all'ambiente del Naturalismo per poi passare al Neoromanticismo; come poeta adoperò il verso tradizionale popolare e lo stile anacreontico per comporre liriche lievi e spregiudicate. Fu un tipico esponente della vitale Bohème di fine secolo di Monaco e di Berlino, che descrisse con uno stile ricco di iperboli deformanti e grottesche annotazioni. Passò dall'iniziale collaborazione alla "Die Gesellschaft" alla fondazione del "Moderne Musenalmanach" (1891), alla collaborazione con la "Freie Bühne" - nata nel clima del Naturalismo e trasformata poi nella "Neue Deutsche Rundschau" (1894) -, alla creazione delle riviste "Pan" - fondata nel 1895 insieme a Julius Meier-Graefe (con essa ha inizio l'estetismo vitalizzante) - e "Die Insel", con la quale seppelliva definitivamente il Naturalismo per esprimere un nuovo e più libero gusto neoromantico nello Jugendstil (Stile della gioventù), variante tedesca dell'Art Nouveau che deve il suo nome alla rivista culturale Jugend (Gioventù) pubblicata a Monaco di Baviera. Tra i testi in prosa ricordiamo: "Pankrazius Grauner" (1895) e "Die Schlangendame" (1896); nel 1897 pubblicò il racconto "Stilpe. Romanzo dalla prospettiva di una rana (Stilpe. Roman aus der Froschperspektive)" che ispirò Ernst von Wolzogen nella creazione del noto cabaret Überbrettl a Berlino; seguirono "Das schöne Mädchen von Pao" (1899) e "Un viaggio emozionante in automobile (Eine empfindsame Reise im Automobil)" (1903); nel 1996 è stata pubblicata la traduzione in italiano di tre capitoli di questo ultimo libro col titolo "Viaggio Sentimentale in Automobile. Napoli e Sorrento". Il suo romanzo "Le avventure di Zäpfel Kerns (Zäpfel Kerns Abenteuer)" (1905), la storia di un burattino in 43 capitoli, era un adattamento tedesco del "Pinocchio" di Carlo Collodi. Seguirono "Il principe Cucù [o Cuculo] (Prinz Kuckuck)" (1906-08), che suscitò scandalo rappresentando in modo satirico-burlesco la Belle Epoque di quella Monaco di Baviera che era divenuta un vivace luogo d'incontro per gli artisti e un centro culturale per la Bohème internazionale (di questa cerchia letteraria fecero parte anche Frank Wedekind, Thomas Mann e Rainer Maria Rilke). Nel 1909 Bierbaum pubblicò infine "Yankeedoodlefahrt". Tra le opere in poesia sono da ricordare: "Erlebte Gedichte" (1892), "Nemt, Frouwe, disen Kranz, und andre Gedichte" (1894) e "Labirinto d'amore (Irrgarten der Liebe)" (1901)". Otto Bierbaum amò anche la creazione di piccole strofe ironico-sentimentali da recitarsi nei cabaret, alcune delle quali destinate anche a essere musicate da parte di diversi musicisti: fornì per esempio tre sue poesie appartenenti al ciclo di canzoni del 1895 al musicista tedesco Richard Strauss (1864-1949).
<p><a href="https://www.zam.it/home.php?id_autore=3259" class="gen">Di Silvia Iannello</a></p>
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