| Biografia Tommaso Giartosio |
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Tommaso Giartosio è uno scrittore, saggista e conduttore radiofonico italiano nato il 29 luglio 1963 a Roma. Laureato in Lettere, Giartosio è una figura poliedrica della cultura contemporanea italiana, noto per la sua capacità di coniugare letteratura, ricerca e divulgazione.
Giartosio ha iniziato la sua carriera come scrittore di racconti e saggi, ma è anche riconosciuto per il suo lavoro di traduttore. Ha tradotto in italiano opere di importanti autori stranieri, tra cui Henry James e James Baldwin, dimostrando una profonda comprensione delle sfumature linguistiche e culturali.
Uno dei tratti distintivi della produzione letteraria di Giartosio è il suo interesse per le tematiche LGBTQ+. Egli è stato tra i primi in Italia a trattare apertamente di queste questioni, contribuendo a dare voce a una comunità spesso emarginata. Il suo libro "Perché non possiamo non dirci. Letteratura, omosessualità, mondo" (2004) è un esempio significativo del suo impegno in questo ambito. In questo saggio, Giartosio esplora il rapporto tra letteratura e omosessualità, analizzando come le identità sessuali siano rappresentate e percepite nella narrativa contemporanea.
Oltre alla sua attività di scrittore, Giartosio è noto per il suo lavoro in radio. È stato il conduttore del programma "Fahrenheit" su Rai Radio 3, una delle trasmissioni culturali più seguite e apprezzate in Italia. In questo ruolo, ha intervistato numerosi scrittori, intellettuali e artisti, contribuendo a diffondere la cultura letteraria e a stimolare il dibattito pubblico su temi di attualità.
La carriera di Giartosio è caratterizzata anche da un forte impegno sociale. È stato membro attivo di Arcigay, l’associazione italiana per i diritti LGBTQ+, e ha partecipato a numerose iniziative volte a promuovere l'uguaglianza e i diritti civili. Il suo attivismo si riflette anche nei suoi scritti, dove spesso affronta questioni di giustizia sociale e diritti umani.
Tra le sue opere più note, oltre al già citato "Perché non possiamo non dirci", ci sono "La città e l’isola. Omosessuali al confino nell’Italia fascista" (2006), scritto in collaborazione con Gianfranco Goretti, e "L’O di Roma" (2012), un racconto poetico della sua città natale. Questi libri non solo mettono in luce aspetti meno conosciuti della storia e della società italiana, ma testimoniano anche l'abilità di Giartosio nel mescolare narrazione e analisi storica.
Giartosio ha ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo lavoro, tra cui il Premio Sandro Penna nel 2004 e il Premio Viareggio per la narrativa nel 2012. Questi premi attestano il valore della sua produzione letteraria e il suo contributo alla cultura italiana.
Negli ultimi anni, Giartosio ha continuato a esplorare nuove forme di espressione, dedicandosi anche alla scrittura di romanzi. Il suo primo romanzo, "Non aver mai finito di dire", pubblicato nel 2019, è stato accolto positivamente dalla critica, confermando la sua versatilità come autore.
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