La mia passione per lo scrivere è nata in seconda elementare, con un'insegnate di italiano fantastica. Ci fece comprare un blocchetto per gli appunti, dove scrivevamo in brutta dei pensieri, dei racconti, delle poesie... che avessero un nesso tra loro o che fossero sparsi, e che lei ci correggeva e ci faceva battere al computer. Alla fine dell'anno le raccogliemmo e le facemmo rilegare, con una copertina disegnata da noi. Erano nati tanti libricini, alcuni divisi proprio in capitoli, altri che erano semplicemente una piccola raccolta.
All'età di 9 anni, da Roma, mi trasferii qui, a Caserta. Era tutto così diverso... le persone, il dialetto, la mentalità. La mia passione per la scrittura era una delle poche cose che non era cambiata, anche perché non mi vincolava a qualcuno. Così non ho mai mollato. Quando poi, qualche anno dopo, mi iscrissi qui, su zam, l'ispirazione, le idee, erano così tante che smettere fu impossibile.
Tra l'altro, ho sempre preferito comunicare scrivendo, piuttosto che parlando a voce. Quando scrivo, in automatico, le mie parole hanno più effetto, sono sicura che andranno a segno più di quanto non lo faccia la mia voce.
Per questo motivo ho scritto un sacco di lettere nella mia vita, salvate tutte in una cartella del computer. Alcune non le ho neanche mai consegnate, altre non hanno neanche un destinatario, altre sono solo uno sfogo, racchiudono la voglia di aprirsi a qualcuno, o di guardarmi dentro.
E' stato scrivendo che ho conosciuto me stessa.