
Credere o non credere nel libero arbitrio ? Questa frase mi evoca l’Amleto di Shakespeare: "Essere o non essere, questo è il problema"...
Nel momento in cui dico: “io credo”, oppure: “io non credo” nel libero arbitrio, in me c’è la premessa implicita della possibilità di una scelta, determinata dal ragionamento, dalla volontà.
Per un individuo scoprire di non avere libero arbitrio è terrificante: io non sono libero, allora sono come una marionetta teleguidata da altri...
Se invece per libero arbitrio s’intende l’assoluta assenza di determinismo, cioè l’assenza di una causa qualunque, immanente o trascendente, che determina il nostro agire, in tal caso il libero arbitrio non potrebbe essere reale, perché la realtà consiste nel complesso di fattori causali che interagiscono fra loro.
Le nostre conoscenze derivano da sensazioni, percezioni che si condensano in intuizioni, informazioni che ci arrivano già col loro significato.
Noi siamo tanto più liberi quanto più il nostro agire esprime la nostra personalità.