Biografia Roberto Tassi |
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Roberto Tassi, nato a Napoli nel 1921 e morto a Esine nel 1996, ha vissuto a Parma, con lunghi soggiorni estivi nella campagna vicina. Laureato in medicina, ha esercitato la professione di medico otorinolaringoiatra, che ha poi progressivamente abbandonato per dedicarsi ai prevalenti interessi artistico-letterari. È stato direttore della rivista “Palatina”; redattore artistico de “L’Approdo Letterario”; redattore di “Paragone” e della rivista “Il terzo Occhio”; critico d’arte de “Il Mondo” e dal 1977 al 1996 del quotidiano “la Repubblica”. Gli storici dell’arte che hanno costituito un punto di riferimento imprescindibile per il suo lavoro critico sono stati Roberto Longhi, di cui Tassi si considerava in qualche modo allievo, l’amico Francesco Arcangeli e Giovanni Testori. Vari i suoi interessi nel campo della storia dell’arte: l’attenzione per la storia cittadina ha determinato una serie di ricerche approfondite sul romanico emiliano, sul Correggio, sul Parmigianino e su altri temi più recenti. Campo preminente dell’indagine critica di Roberto Tassi resta però l’arte europea – italiana e francese anzitutto – e poi russa e americana dell’Ottocento e del Novecento, con
particolare interesse per il Romanticismo (Friedrich), per la pittura di natura dagli artisti inglesi del Settecento fino a Courbet, a Monet e al post-impressionismo, per i grandi pittori e scultori della prima metà del Novecento, da Morandi a Permeke e a Soutine, infine per i pittori dell’informale, con uno sguardo attento sempre rivolto alle manifestazioni della contemporaneità. Tra i suoi libri ricordiamo: Il Duomo di Parma. Il tempo romanico (Cassa di Risparmio di Parma 1966); Il Duomo di Parma II. La cupola del Correggio (Cassa di Risparmio di Parma 1967); Il Duomo di Fidenza (Cassa di Risparmio di Parma 1973); Morlotti, figure 1942-1975 (Electa 1975); Tiziano. Il polittico Averoldi in San Nazaro (Grafo Edizioni 1976); Graham Sutherland. Complete Graphic Work (Rizzoli 1978); Il paesaggio di Morlotti (Mazzotta 1987); L’atelier di Monet (Garzanti 1989); La corona di primule (Guanda 1994) sulla tradizione dell’arte a Parma. Figure nel paesaggio (Guanda 1999) è il libro postumo che raccoglie, con saggi introduttivi di Mario Lavagetto e Claudio Zambianchi, gli scritti di critica d’arte pubblicati su “la Repubblica”. Nel 2006 viene pubblicato dalle Edizioni MUP, con un saggio di Marco Vallora, Come un eroe di Conrad. Il sodalizio con Francesco Arcangeli.
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