| Biografia Enrico Visintin |
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Enrico Visentin, grafico per sbaglio. Alla fine degli anni '70 si ritrova a Firenze, città brulicante d'artisti, alla ricerca di un corso di stampa serigrafica. Arriva troppo tardi: le iscrizioni sono già chiuse! Come ripiego, scopre che la Scuola Professionale della Provincia ha avviato quell'anno un corso sperimentale di grafica pubblicitaria con pochi iscritti e bravi insegnanti. Si iscrive ed è come se firmasse un contratto a vita - la grafica sarà la sua fissazione per gli anni a venire! Allora le figure di riferimento erano Albe Steiner e Bruno Munari. La grafica andava a braccetto con l'impegno sociale più che con la moda e il consumismo. A distanza di vent'anni molte cose sono cambiate, anche gli strumenti di lavoro non sono più gli stessi. Dalla scrivania sono scomparsi i rapidograph e gli aerografi per far posto ai Macintosh. Ma tra la pila dei suoi manuali di software fa ancora capolino un libretto di Tomás Maldonado, La speranza progettuale (Einaudi, 1970).
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