| Biografia Italo Valent |
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Italo Valent è stato docente di Ermeneutica filosofica presso il Dipartimento di Filosofia e Teoria delle scienze. Ha tenuto, tra gli altri, gli insegnamenti di Storia della filosofia moderna e Antropologia filosofica. Ha insegnato Storia della filosofia morale nell'Università di Catania. Dal febbraio 2001 era Direttore del Dipartimento di Filosofia e Teoria delle scienze di Venezia. Allievo di Emanuele Severino, si occupava in particolare di ontologia, logica dialettica, storia e interpretazione delle grandi categorie della filosofia occidentale. Dai primi studi sull'empirismo-scetticismo moderno (Hume) e sull'analisi del linguaggio (Wittgenstein), è pervenuto a indagare attorno alla teoria della negazione e del divenire in chiave dialettica (Hegel). Sulla base di tali premesse si è impegnato a ridisegnare, insieme con una équipe di psichiatri e psicologi, un modello della psiche adeguato alla comprensione e alla cura della follia. Tra gli ultimi temi della ricerca: intenzionalità e dimenticanza, volontà e cura. Inoltre collaborava con il gruppo teatrale "Scena Sintetica" nella messa in scena di testi filosoficamente rilevanti (Parmenide, Eraclito, Melville, Severino, Galimberti). Tra le sue opere: Invito al pensiero di Wittgenstein, Mursia, Milano, varie edizioni. Dire di no(opera), Teda, Cosenza, 1995. La critica del presente nelle "Osservazioni filosofiche" di Wittgenstein(saggio), in AA.VV., Il tempo in questione. Paradigmi della temporalità nel pensiero occidentale, a cura di Luigi Ruggiu, Guerini e Associati, Milano, 1997. Sul nulla-valore(saggio), in AA. VV., Valori e nichilismo, Angeli, Milano, 2001.
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