| Biografia Nanami Kamon |
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Nanami Kamon è una scrittrice e saggista giapponese, nata nel quartiere Sumida di Tokyo e laureata alla Tama Art University. Lavora come curatrice in un museo d'arte. Ha debuttato nel 1992 con il romanzo "Hitomaro Chobukurei". Esperta di magia giapponese, feng shui e folklore, è attiva anche come autrice di saggi e reportage sull'occulto. Ha vissuto numerose esperienze paranormali e si distingue per la capacità di raccontare cento storie di fantasmi da sola. Dal 2012 è giudice del Premio Tenohira Kaidan. Ha partecipato a programmi TV dedicati al paranormale e ha ispirato contenuti come una sezione del manga "Studi biografici del professor Munakata" di Yukinobu Hoshino.
Nanami Kamon è nota per la sua originale visione del mondo invisibile e spirituale. Fin dall’infanzia, Kamon ha sviluppato una fascinazione profonda per i demoni e le figure folkloristiche tradizionalmente emarginate, come Shuten-dōji e Ibaraki-dōji, che ha sempre considerato più vittime che mostri. Questo sguardo empatico verso l'“altro” permea tutta la sua opera, nata dalla convinzione che anche i demoni abbiano una famiglia, una storia, e non siano semplicemente “i cattivi” delle leggende.
Kamon è stata la supervisora delle arti magiche nel film "Onmyoji 0" (2024), portando sullo schermo un realismo incantato grazie alla sua vasta esperienza e al suo approccio rispettoso verso la tradizione. Il regista Tsumako Sato, da sempre desideroso di adattare l’omonimo romanzo, l’ha voluta fortemente nel team, definendola una figura di spicco nel mondo del jujutsu. Pur con umiltà, Kamon riconosce che la sua doppia natura di ricercatrice e creativa le ha permesso di mediare tra rigore simbolico e libertà narrativa nella realizzazione del film.
Autrice attenta e appassionata, ha raccontato in varie interviste episodi inquietanti accaduti durante le sue ricerche — come scaffali crollati senza motivo — e ha spiegato quanto certi temi, come il Principe Shōtoku o le Corti del Nord e del Sud, siano carichi di una sorta di “potere pericoloso” da maneggiare con cautela. La sua ricerca, però, non si limita a un sapere libresco: Kamon è conosciuta anche per aver conquistato la fiducia di sacerdotesse e guide spirituali, grazie alla sua dedizione e serietà. In un’epoca diffidente verso la religione, la sua sete di conoscenza è stata talmente apprezzata da portarla persino a ricevere offerte per diventare fanciulla di un santuario.
Studiosa della simbologia legata a figure leggendarie come Abe no Seimei, ha chiarito il significato dei talismani “Seman” e “Doman”, e il loro uso da parte delle subacquee di Ise, rivelando come questi simboli siano spesso fraintesi o sovrainterpretati da una narrazione popolare moderna.
Infine, Kamon riflette con lucidità sul nostro tempo: secondo lei, la società moderna è soggetta a una nuova forma di “maledizione”, rappresentata dalle fake news. Le sue parole – “basta un piccolo suggerimento per trasformare qualcosa in una vera e propria maledizione” – mostrano quanto la linea tra magia e comunicazione sia, oggi più che mai, sottile e pericolosamente sfumata.
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