| Biografia Nic Pizzolatto |
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Nic Pizzolatto (New Orleans, 21 settembre 1975) è uno scrittore, sceneggiatore, produttore televisivo e regista statunitense di origini italiane.
Dopo aver insegnato letteratura e scrittura creativa in varie università, ha lasciato l’ambito accademico nel 2010 per dedicarsi alla narrativa e alla televisione. Il suo primo romanzo, "Galveston" (2010), ha ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali ed è stato pubblicato anche in Italia da Mondadori.
Nel 2012 ha creato la serie "True Detective" per HBO, di cui è stato ideatore, showrunner e sceneggiatore. Il successo della prima stagione, con protagonisti Matthew McConaughey e Woody Harrelson, ha segnato un record di ascolti per la rete via cavo. Tra gli altri lavori, ha sceneggiato il remake de "I magnifici sette" (2016).
Tra i riconoscimenti ricevuti: una nomination al Frank O'Connor International Short Story Award, una menzione al Premio Bancarella, e premi come lo Spur Award e il Prix du Premier Roman étranger per "Galveston".
Nic Pizzolatto nasce e cresce nella Louisiana del Sud, una terra che segnerà profondamente la sua immaginazione e la sua estetica. I paesaggi che popoleranno "True Detective" non sono frutto di finzione, ma semplici scorci del mondo reale che ha conosciuto da bambino: paludi desolate, raffinerie minacciose dietro scorci bucolici, e contraddizioni tanto grottesche da sembrare surreali, come uno strip club di fronte a una scuola di danza per bambine.
La sua infanzia si svolge in un ambiente rurale, profondamente religioso e intriso di superstizione. Crescendo in una famiglia che preferisce non raccontare, Nic sviluppa presto una spiccata consapevolezza del mondo e delle ipocrisie degli adulti. A soli cinque o sei anni, osservando gruppi di preghiera in trance mistica, comprende la pericolosa confusione tra pensiero e allucinazione: un’intuizione che lo spaventa, ma che preannuncia la sua futura inclinazione a scavare nei recessi oscuri della mente umana.
Desideroso di trovare un’alternativa alla realtà che lo circonda, comincia a costruirsi un mondo interiore più autentico, più “vero del vero”. Questa insoddisfazione diventa carburante creativo. Dopo una parentesi nel mondo accademico – che considera burocratico, insincero e persino simile a uno schema piramidale – capisce di non essere tagliato per quel sistema. Sebbene sulla carta abbia successo, si sente infelice. Ritiene che l’istruzione dovrebbe mettere a disagio e stimolare il pensiero critico, non addolcire gli studenti in un’industria del consenso.
Scrittore per vocazione, non per caso, Nic si sposa giovane e vive un periodo segnato da precarietà e confini economici. Non ha contatti nel mondo dell’intrattenimento e guarda da lontano, con frustrazione, l'idea di scrivere per il cinema e la TV, convinto – come molti – che sia un ambiente chiuso e nepotistico. Ma quando il suo romanzo viene pubblicato e, pur con una piccola opzione, gli permette per la prima volta di parlare con un agente, coglie l’occasione per chiedere: "come si entra in televisione?"
Da lì inizia un nuovo capitolo. Spinto anche dalla gravidanza della moglie e dalla responsabilità imminente, Pizzolatto trova la determinazione per uscire dal mondo accademico e inseguire ciò che ha sempre voluto: raccontare storie. "True Detective" diventa il suo manifesto: una fusione tra la verità del paesaggio, la profondità della filosofia esistenziale e le ombre della mente umana.
Dietro la barba incolta e la giacca da Night Rider, Nic Pizzolatto resta un narratore ruvido e autentico, cresciuto tra visioni angeliche, strip club fuori posto e riflessioni sulla natura dell’uomo. Scrive perché deve, e lo fa come se ogni parola fosse un atto di sopravvivenza.
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