Biografia Edouard Rod |
|
Edouard Rod, romanziere franco-svizzero, nacque a Nyon in Svizzera il 31 marzo del 1857 e morì nella città di Grasse (nella Francia sud-orientale) il 29 gennaio del 1910. Studiò a Losanna - ove scrisse la sua tesi di dottorato sul mito di Edipo ("Le développement de la légende d'Œdipe dans l'histoire de la littérature") - e a Berlino, si stabilì quindi a Parigi nel 1878. E' considerato un pioniere dell'approfondimento psicologico e dell'introversione nella narrativa francese oltre che un apripista della moderna critica comparata.
Discepolo di Émile Zola (il creatore del Realismo scientifico), nel 1881 gli aveva dedicato il suo primo racconto di gusto naturalista "Palmyre Veulard" (cui seguirono altre novelle dello stesso tipo). Nel 1884 iniziò a dirigere la Revue contemporaine mentre nel 1887 divenne professore di Letteratura comparata a Ginevra (vi rimase sino al 1893). Nel 1888 con "La Course de la mort" si allontanò dal naturalismo per dedicarsi all'analisi psicologica, nell'esame pessimista di casi di coscienza, nella rappresentazione sconfortata della lotta tra le passione e il dovere, risolvibili soltanto con la rinuncia; questo nuovo atteggiamento spirituale permeò tutti gli altri suoi libri: "Le sens de la vie (Il significato della vita)" (1889), "Les trois cœurs (I tre cuori)" (1890), "Nouvelles Romandes" (1890), "Le sacrifice (Il sacrificio)" (1892), "La vie privée de Michel Teissier (La vita privata di un eminente politico)" (1893), "La seconde vie de Michel Teissier (La seconda vita di Michel Teissier)" (1894), "Le silence (Il silenzio)" (1894), "Les roches blanches (Le rocce bianche)" (1895), "Le dernier refuge (L'ultimo rifugio)" (1896), "Le ménage du pasteur Naudi (Le faccende domestiche del pastore Naudi)" - storia di un pastore protestante - (1898), "L'eau courante (L'acqua corrente)" (1902), "L'inutile effort (L'inutile sforzo)" (1903), "Un vainqueur (Un vincitore)" (1904), "L'indocile (Il ribelle)" (1905), e "L'incendie (L'incendio)" (1906). Nel 1906 pubblicò "L'affaire J.-J. Rousseau (La questione J.-J. Rousseau )", e a un episodio della vita del filosofo francese dedicò l'opera teatrale in 3 atti "Le réformateur (Il riformatore)", rappresentato presso il Nouveau Théâtre di Parigi.
Edouard Rod fu anche un ottimo critico letterario; sono degni di nota: "De la littérature comparée (Sulla letteratura comparata)" (1886), "Stendhal" (1892), "Les idées morales du temps présent (Le idee morali del tempo presente)" (1897), "Essai sur Goethe (Saggio su Goethe)" (1898), e "Reflets d’Amérique (Riflessi d'America)" (1905).
Edouard Rod è noto in Italia perché è stato il traduttore francese di Giovanni Verga: nella primavera del 1881Verga si recò a Parigi ove incontrò lo scrittore svizzero che aveva già conosciuto l'anno precedente e che nel 1887 pubblicherà "I Malavoglia" in lingua francese, riuscendo così a promuovere a livello internazionale il libro dell'autore siciliano (che era stato un insuccesso in patria) e contribuendo alla diffusione europea del Verismo italiano che in qualche modo viveva di una stretta interdipendenza dal Naturalismo d'oltralpe. Verga mantenne numerosi contatti epistolari con Edouard Rod: Fredy Chiappelli von Zdekauer (studioso fiorentino, che è stato direttore del Centro degli Studi Medioevali e Rinascimentali della UCLA University di Los Angeles) ha curato "Lettere al suo traduttore / Giovanni Verga" (Le Monnier, Firenze, 1954), che contiene 153 lettere del Verga - 39 delle quali furono segnalate dallo storico pistoiese Raffaele Ciampini nel 1948 - , inviate a Rod nel periodo compreso tra il 1882 e il 1910 (con in appendice alcune lettere inviate da Rod al Verga).
Di Silvia Iannello
Ti piace la scrittura creativa, la poesia e parlare di letteratura? Perche' non vieni sul forum di zam per incontrare nuovi amici con la tua passione!
Hai un sito che parla di Edouard Rod? Inserisci il link su zam.it
|
|
Ora puoi inserire le news di zam.it sul tuo sito. Pubblica le news
|